sabato 8 aprile 2017

Di Bartoli, del Pd, dei sorrisi e delle risate





Questa settimana ho lavorato talmente tanto da non riuscire nemmeno ad articolare un pensiero sufficientemente compiuto da essere trasferito in parola scritta rispetto alle vicende della politica pistoiese.
Lo faccio stamani, con la calma del sabato mattina, mentre mi preparo per immergermi in Leggere la Città -una delle tante cose malefiche messe in campo da questa Amministrazione.

Scrive il Segretario dell' Unione Comunale Alessandro Giovannelli che il Partito non è un autobus.
Ha ragione, Alessandro -che come sempre ha la mia stima incondizionata come persona oltre che come Segretario del mio Partito.
Giova ricordarlo, perché Roberto -assieme ad altri- era uscito alcuni anni fa, dal Partito Democratico, anche in maniera piuttosto plateale. Poi, rientrato, ha ricoperto incarichi importanti, come forse era giusto, data la sua competenza, specialmente in alcuni settori.

Poi, questa nuova uscita, che mi auguro -voglio pensarlo- sarà quella definitiva. Perché c'è una cosa, chiamata etica della politica, che dovrebbe imporre a chi fa politica a tutti i livelli di misurare sempre le proprie azioni, e di comportarsi non secondo un disegno personale, ma secondo coerenza.

Alcuni si sono dispiaciuti, di questa uscita.
Vi stupirò:a me non dispiace affatto. Perché la chiarezza in politica aiuta sempre, e il nostro Partito, come ogni comunità umana soffre di un certo (elevato) tasso di ipocrisia. Bene, abbiamo strappato il velo di Maya.

Ci sono poi quelli che tentano di spiegare -pur non condividendola, e a tratti condannandola- questa scelta (legittima forse nell' esito, ma meno legittima nel processo, visto che si è sviluppata frequentando nel silenzio le stanze del Partito contro il cui Sindaco oggi Roberto si candida) come una sorta di reazione alle insufficienze dell' amministrazione Bertinelli.
Ecco, questo argomento mi fa venire l' orticaria.
Perché se l' Amministrazione espressione del tuo Partito compie degli errori (sì, ci sono stati degli errori, perché anche Samuele è fallibile come tutti noi), questo non legittima ad uscire dal Partito.
Legittima, semmai, una battaglia interna, anche aspra (siamo abituati), fino a candidarsi alle primarie.
Eppure, niente di questo è successo.

Perché, Roberto, non ti sei candidato alle primarie, portando una tua piattaforma programmatica?

Questa, sarebbe stata la logica conseguenza di una critica serrata all' azione amministrativa.
Allora, io lo dico, sono stanca anche di tutti i "signornì" di questo Partito, ossia di quelli che hanno la faccia del "sì" davanti, e quella del "no" dietro le spalle del proprio interlocutore. E quanto più è carismatico l' interlocutore, tanto più è ossequioso il sì e rivendicativo il no.

Vorrei vedere tanta chiarezza.
Vorrei leggere tante dichiarazioni nette, anche da chi -soprattutto da chi- è stato tirato in ballo pubblicamente, nel mio Partito, in questa vicenda.

Chissà se arriveranno. Me lo auguro.

So che abbiamo bisogno di volare alto.
Ci sono sfide importanti che ci attendono.
Più che un sorriso, temo che un' enorme risata ci travolgerà, se la politica tutta si avvolge su se stessa.

Per questo, io, Alessandro e tutti i compagni della Segreteria Comunale, lavoreremo tanto nelle prossime settimane con i nostri Segretari di Circolo, per affrontare i temi su cui l' azione amministrativa poteva essere più incisiva, ma anche per rivendicare, ampliare e mettere a sistema i tanti risultati raggiunti.

Pistoia Capitale della Cultura, un bilancio in forte risanamento, alcune sfide importanti che potranno portare Pistoia al centro dell' attenzione internazionale, la proposta lanciata da Samuele sul Comune unico...

I temi non mancano, il lavoro da fare mancherà anche meno.

Io ci sarò.
Non sono una "signornì", e nemmeno una "signorsì". State tranquilli, che da me sapete cosa aspettarvi. Sempre.

Perché le cose le dico prima di farle, non dopo che sono già maturate.