martedì 13 giugno 2017

Di destra e sinistra. E del perché sosterrò con ancora più determinazione Samuele Bertinelli

Ha creato molti consensi e un po' di scandalo un mio post su fb relativo alla scelta che i pistoiesi dovranno compiere il 25 giugno:la scelta fra destra e sinistra.
Perché di questo si tratta, oserei dire finalmente.
Una contrapposizione chiara.

Questo post ha destato un po' di "scandalo" a mio avviso per varie ragioni.
Intanto perché abbiamo perso dimestichezza con l' uso delle parole dal contenuto chiaro:nella società della liquidità, tutto tende ad essere edulcorato, come se tutto fosse interscambiabile, fungibile.
E poi perché nel tempo dell' approssimazione, si tende a bollare come ideologico ciò che semplicemente rappresenta un' idea.

Allora, quando chiedo ai pistoiesi di scegliere fra la destra di Tomasi e la sinistra di Bertinelli, chiedo in realtà di aderire ad un' idea, ad un sistema valoriale, che è -vivaddio- diverso.
Non nei valori individuali (onestà, integrità, solidarietà e via, via), che caratterizzano i due candidati, entrambe persone per bene -ed io fra l' altro ho lavorato anche bene con Alessandro quando ero Assessore.

Ma l' idea di città che Samuele e Alessandro rappresentano è necessariamente diversa.
E questa diversità discende dalla loro cultura politica.

E chi sostiene Alessandro, così come chi sostiene Samuele, deve e può rivendicare questa diversità.
Non dobbiamo averne paura.

In un tempo liquido, i cittadini hanno diritto a qualche punto di riferimento, e noi dobbiamo darglielo.

Ecco i miei.

Sostengo Samuele perché risanare il bilancio -o meglio, ridurre sensibilmente il debito consolidato di circa 36 milioni di euro, e portare da -10.000.000 a +613.000 euro la parte corrente- è stata una scelta di responsabilità e rigore. E oggi c'è bisogno dell' una e dell' altro.

Sostengo Samuele perché ha aumentato di 800.000 euro la spesa per il sociale, e ha continuato a investire in cultura più del doppio della media nazionale. Perché Samuele pensa che del welfare debba farsene carico il pubblico, semmai in un rapporto con il privato, e che la cultura sia centrale. Samuele non pensa che "con la cultura non si mangia" (e questo lo disse un politico di destra).

Sostengo Samuele perché ha fatto di accoglienza e integrazione un modello non a parole, ma coi fatti.
Facendo di Pistoia la quarta città per capacità di integrazione. E ha fatto dell' integrazione un modello di sviluppo, perché questo riconoscimento ci ha portato 200.000 euro di contributi ministeriali, che sono stati reinvestiti nelle politiche sociali per i pistoiesi.

Sostengo Samuele perché non pensa che ambiente e sviluppo siano in contrasto, e pensa che pedonalizzare le piazze del centro storico aiuti la città, e non ostacoli il commercio. E ha ridotto di un ettaro all' anno il consumo di suolo, restituendolo alla collettività. E anche questo ha a che fare con la sua cultura politica.

Sostengo Samuele perché la mobilità sostenibile non deve essere solo tema da salotto radical chic, ma va praticata e messa in atto con provvedimenti concreti. E l' ha fatto, assieme al consiglio comunale. Con un piano innovativo, che fa scelte chiare.

Sostengo Samuele perché sa dire "Ho sbagliato". In politica non è facile, e non è facile dirlo a Pistoia, dove la vis polemica è spesso fin troppo sopra le righe. Questo, sì, non c' entra niente con destra e sinistra.

Sostengo Samuele perché conosce Pistoia a fondo, e non  da ora. Conosce ogni vicolo, ogni via, ogni frazione. E la città voglio affidarla a chi la conosce bene, per averla amministrata per molti anni, e con ruoli diversi. E questo gli consente di avere una visione d' insieme.

Sostengo Samuele perché è sostenuto da una coalizione larga, di centrosinistra.
Mentre Alessandro è sostenuto da Lega Nord, Fratelli d'Italia, Forza Italia... Mi pare di capire Casa Pound...
E come cantava Cocciante... "Se stanno insieme ci sarà un perché..."



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