sabato 6 agosto 2016

La bella (e non scontata) reazione dei pistoiesi di fronte alle non-notizie e al (supposto) Regime del Terror




C'è una buona notizia, in città.

Ed è la capacità dei suoi abitanti di non lasciarsi imbeccare da nessuno: che bisbigli, sussurri, o gridi, ai pistoiesi poco importa.
Ed è la capacità di rifiutare le logiche della semplificazione, nonostante viviamo tempi grami, in cui la politica, a volte per caricatura, altre volte -purtroppo- per cause oggettive, attraversa il momento più basso nella percezione comune.
Sarebbe stato facile per i cittadini -forse alcuni immaginavano che sarebbe avvenuto- cedere alla tentazione del colpevolismo, del "tanto peggio, tanto meglio".
Lo temevo per le persone -che conosco, e che so essere integerrime, serie, persone perbene- lo temevo per la mia Città, e lo temevo per il Centrosinistra, e per il mio Partito.

E invece no.
Pochissimi sono stati coloro che hanno assunto un atteggiamento colpevolista, aggressivo, disincantato.
La stragrande maggioranza dei cittadini -quelli veri, si potrebbe dire- hanno manifestato grande equilibrio nei giudizi, e soprattutto grande affetto -un mare di affetto- nei confronti degli Amministratori coinvolti.
Parlo di Pistoia, certo. E parlo anche di Quarrata, il cui Sindaco, Marco Mazzanti, conosco da tanto tempo: una persona onesta, che in questi giorni -come ho appreso direttamente da lui- sta ricevendo tanti attestati di affetto e stima da parte dei suoi concittadini.

E' un bel segnale, davvero.
Forse, per certi versi inaspettato.

Quando fai politica, e la fai in un momento storico così difficile e complesso, c'è sempre il pericolo dell'assimilazione, del "sono tutti uguali".
Ecco, in questo caso non è successo.

I pistoiesi sono stati in grado di separare il grano dal loglio, di riflettere, capire e conoscere.
E lo hanno fatto anche gli avversari politici. Almeno, quelli pistoiesi.
In Comune, soprattutto, è stato bello e forse irrituale leggere che molti esponenti politici -non tutti, certo, ma molti sì- hanno espresso vicinanza umana al Sindaco e alla sua Giunta, hanno ribadito che si deve distinguere fra la persona e il politico, e che sulla correttezza delle persone coinvolte nessuno nutre dubbi.
Non abbiamo assistito ad alcuno sciacallaggio politico, almeno qui a Pistoia.

Certo, alcuni leader nazionali si sono lasciati andare ai peggiori rituali del cannibalismo politico, e mentre qui a Pistoia si rincorrevano testimonianze di vicinanza, questo o quel politico nazionale pubblicavano post di soddisfazione.

Pazienza.
Abbiamo dimostrato che qui, a Pistoia, sta la vera civiltà.
Qui, sta la capacità di un territorio di dimostrare il proprio civismo.
E qui, lasciatemelo dire, sta la dimostrazione che in questi anni, al di là della vis polemica (soprattutto a Pistoia, "città dei crucci") che accompagna sempre l'azione amministrativa, questi Amministratori hanno saputo creare con i propri concittadini un rapporto che è improntato alla stima, al rispetto e persino all'affetto.

Speriamo tutti che Marco, Samuele, i suoi assessori e i funzionari coinvolti possano scrivere il prima possibile la parola FINE su questa vicenda.

Ma in ogni caso, il Partito Democratico può già acquisire due certezze.
La prima: esprime Amministratori in grado di creare connessioni forti col proprio territorio, in uno dei momenti storicamente più complessi.
La seconda: i cittadini che amministriamo sono membri di una Comunità, in grado di stringersi, al di là della politica, attorno a chi li rappresenta.

Di questi tempi non è poco.

Nessun commento:

Posta un commento